PINOCCHIO "A PIEDI NUDI NEL PARCO" SU UN "TALLONE". Il Burattino di Collodi in due interessanti edizioni.

Rappresenta per definizione un classico della letteratura per l'infanzia, ma è anche senza dubbio uno dei "must" per i collezionisti di tutte le età. Stiamo parlando ovviamente del celebre burattino di Collodi.
Nella storia editoriale patria del XX sec., Pinocchio costituisce sicuramente uno dei libri col numero maggiore di editori e di ristampe: un po' grazie al successo della storia in sè , e un po' perchè il povero Collodi si era dimenticato di registrarne il copyright....

Le varie edizioni, che si sono succedute nei suoi 130 anni di storia, sono state spesso accompagnate dal lavoro dei più grandi illustratori e artisti del tempo (Chiostri, Mussino, Cavalieri, Jacovitti, Tofano, Giovanni Mosca e molti altri) contribuendo a farne un libro di culto.

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO videro la luce nel 1883, stampate dal
fiorentino Felice Paggi. In seguito l'editore Bemporad rilevò la stamperia Paggi dando il via ad una lunga serie di edizioni e molti altri stampatori  successivamente vi si cimentarono, in un alternarsi di innumerevoli edizioni  raffinatissime o  popolari, riccamente illustrate o di mediocre fattura.
E' interessante, peraltro, sapere che sull'onda del successo di Pinocchio si sviluppò presto una ricca produzione letteraria ispirata al personaggio di Collodi che spesso nulla hanno a che vedere col Pinocchio originale (le cosiddette "Pinocchiate)".
Su Collodi e il suo buratino esiste ovviamente una sterminata bibliografia cartacea e on line. Noi consigliamo un articolo  dedicato Pinocchio e alle Pinocchiate, e un blog sugli illustratori di Pinocchio.

Tra le molte edizioni del Pinocchio invece ne segnaliamo due, entrambe cronologicamente piuttosto "tarde" ma molto particolari: la prima per le illustrazioni e l'altra per l'editore. (Entrambe le versioni sono disponibili nel nostro Catalogo)


LE AVVENTURE DI PINOCCHIO (storia di un burattino)
VENTISEI TAVOLE DI ERCOLE BRINI, CON UN SAGGIO DI GIOVANNI GOZZER
Milano, 1968, Baldini & Castoldi.
Questa edizione, di grande formato e con la particolarità di avere la legatura con piatti rigidi in legno, è illustrata da Ercole Brini, forse poco noto come illustratore di libri ma importantissimo cartellonista cinematografico. A lui si devono i manifesti per film come Ladri di BicicletteVia col VentoA Piedi Nudi nel Parco e decine di altri capolavori usciti tra gli anni '30 agli anni '70 (una selezione di molti suoi manifesti si può trovare qui).



Ottimo grafico e brillante illustratore pubblicitario, Brini (Roma 1913-1989) contribuì non poco a dare dignità artistica al manifesto cinematografico italiano.
Mentre infatti in America, per realizzare le locandine cinematografiche, ci si limitava generalmente a riprendere le figure degli attori, qui da noi si sceglievano e riproponevano -spesso con grande originalità espressiva- momenti e scene particolari del film.
Le 26 belle tavole a colori con cui illustra questo Pinocchio riprendono proprio la tecnica pittorica con cui Brini divenne celebre cartellonista: l'acquerello stilizzato.




LE AVVENTURE DI PINOCCHIO. Storia di un burattino
Illustrazioni di C. Chiostri
Parigi, 1951, Tallone
Questa versione, curata dal grande Marino Parenti autore anche di una interessante postfazione, riprende il testo originale della prima ed.  (quella del 1883) e le illustrazioni originali di Chiostri.
Come noto Alberto Tallone fu uno dei più raffinati editori dello scorso secolo: formato, impaginazione e caratteri dei suoi testi erano trattati con una cura tutta particolare, garantendo un risultato finale la cui eleganza raramente trova corrispondenti nell'editoria europea.
Tallone negli anni trenta lasciò la sua Milano per raggiungere Parigi, dove divenne allievo del tipografo Maurice Darantiere, rilevandone successivamente la stamperia e pubblicando splendidi volumi su carta pregiata per i successivi 20 anni; in seguito ritornò in italia proseguendo l'attività editoriale che -attraverso gli eredi- si mantiene attiva ancor oggi.
Intellettuale di grande fascino, Tallone fu capace di fondere in un singolo elemento  la figura dell'editore e quella dello stampatore, secondo lo stile rinascimentale.